SCHIAVONEA

Nata come borgo di pescatori e approdo per il commercio di prodotti agricoli,Schiavonea vede arricchirsi di monumenti  sotto i Sanseverino e i Saluzzo e dopo un’apparizione miracolosa anche del Santuario di Santa Maria ad Nives.Oggi vanta un bellissimo lungomare ed e’ un rinomato centro turistico.

 

CENTRO STORICO DI CORIGLIANO CALABRO

Bellissimo borgo medievale, ricco di arte e cultura nelle sue numerose chiese e palazzi patronali che circondano il castello di Corigliano Calabro

 

IL CASTELLO DUCALE

Nato come fortezza risalente al XI secolo,e’ stato definito tra i castelli piu’ belli e meglio conservati esistenti nell’Italia Meridionale.

 

CODEX PORPUREUS ROSSANENSIS

Il Codex Purpureus Rossanensis e’ un manoscritto greco de VI secolo. Conservato nel museo diocesano  di Rossano e contenente un evangeliario con testi di Marco e Matteo. Ricco di miniature deve il suo nome al colore caratteristico delle pagine. Nel 2015 E’ stato riconosciuto come Patrimonio dell’umanità e inserito dall’Unesco tra i 47 documenti del registro della memoria mondiale

 

IL PATIRE

Fondata nel 1095 dal monaco e sacerdote Bartolomeo di Simeri, con l’ausilio di alcuni ricchi normanni, e dedicata a “Santa Maria Odigitria” conosciuta anche come Santa Maria del Patire, da cui il nome Patire. In epoca normanna divenne uno dei più ricchi e rinomati monasteri dell’Italia meridionale. L’abbazia possedeva una ricca biblioteca e uno “Scripturum” dove monaci amanuensi trascrivevano antichi codici

 

SIBARI

Fu una delle più importanti città della Magna Grecia sul mar Ionio.Tra i fiumi Crati e Coscile. Oggi si può ammirare quello che era questa civiltà nel  Parco archeologico di Sibari. I reperti degli scavi sono conservati nel Museo archeologico nazionale della Sibaritide.

 

IL PARCO NAZIONALE DEL POLLINO

Il Pollino è, l’area protetta più estesa d’Italia, comprendendo, a cavallo fra il confine delle regioni Calabria e Basilicata. Le sue vette, tra le più alte del sud d’Italia, sono coperte di neve per molti mesi dell’anno. Dalle cime, ad occhio nudo, si osservano, ad occidente, le coste tirreniche di Maratea, Praia a Mare, Belvedere Marittimo e, ad oriente, da Sibari a Metaponto, il litorale Jonico. L’emblema del parco è il Pino loricato (Pinus heldreichii), specie unica al mondo

 

IL PARCO NAZIONALE DELLA SILA

La Sila è entrata nell’immaginario collettivo per i suoi boschi e foreste miste di aghifoglie e latifoglie, i suoi altipiani, le sue cime arrotondate, i suoi laghi, le grandi nevicate, la presenza stabile dei lupi, quella stagionale dei funghi porcini, in un ambiente che a tratti ricorda quello nordico-scandinavo. Dalle cime più alte, a seconda della loro posizione nell’altopiano, è possibile scorgere in giornate limpide l’Aspromonte a sud e il Massiccio del Pollino a nord, il Mar Tirreno a ovest, il Mar Ionio a est, la piana di Sibari a nord, la Piana di Sant’Eufemia e la Piana di Gioia Tauro a sud.